Il sale

Il sale? Meglio poco



Sia il sapore che le proprietà biologiche del sale comune (cloruro di sodio) sono legate principalmente al sodio (ogni grammo di sale contiene circa 0,4 g di sodio).
In condizioni normali il nostro organismo elimina giornalmente da 0,1 a 0,6 g di sodio. Questa quantità va reintegrata con la dieta. 
Tuttavia, non è necessaria l’aggiunta di sale ai cibi, in quanto
già il sodio contenuto in natura negli alimenti è sufficiente a coprire le necessità dell’organismo.

Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale (cioè 4 g di sodio), quindi molto più (quasi dieci volte) di quello fisiologicamente necessario.

Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa e di ritenzione idrica.

Le principali fonti di sodio sono:

  •  il sodio contenuto allo stato naturale negli alimenti (acqua, frutta, verdura, carne, ecc.);
  • il sodio contenuto nel sale aggiunto nella cucina casalinga o a tavola;
  • il sodio contenuto nei prodotti trasformati (artigianali e industriali) nonché nei consumi fuori casa. Tra i prodotti trasformati, la principale fonte di sale nella nostra alimentazione abituale è rappresentata dal pane e dai prodotti da forno (biscotti, cracker, grissini, ma anche merendine,cornetti e cereali da prima colazione).

Le spezie e le erbe aromatiche possono sostituire il sale o almeno permettere di utilizzarne una quantità decisamente minore, conferendo uno specifico aroma al cibo e migliorandone le qualità organolettiche. 

Il succo di limone e l’aceto permettono di dimezzare l’aggiunta di sale e di ottenere cibi ugualmente saporiti, agendo come esaltatori di sapidità.

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